
A Felice,
Ho visto il monumento a Porta Pia,
quel grande bersagliere col pennacchio.
Dissi a Rutelli di buttarlo via
e metterci Felice con l’abbacchio.
Felice non è un uomo, è una poesia,
di tutti i grandi cuochi lo spauracchio.
Perchè sto a Roma? Dico a chi mi dice:
“Perchè c’è il Papa, il Colosseo e Felice!”
Felice è un uomo onesto, bravo e giusto
e quando morirà (a tutti tocca)
ci sarà in Paradiso un gran trambusto.
pure gli angeli perderan la brocca.
Cristo lo accoglierà con grande gusto.
Lo abbraccerà con l’acquolina in bocca
e gli dirà, in mezzo a quel presepe
“E vai Feli, facce ‘na cacio e pepe!